Social…
Ho da più di un anno abbandonato tutti i social….
Sono oberato di inviti.
Vero, alcuni amici che mi invitano guardano lo smartphone, ma vedo che hanno piacere a condividere il loro tempo con me, per contro mi rendo anche conto che la soglia di desiderio di condividere il proprio tempo si è ridotta, ma io insisto, sono convinto che esista un margine di miglioramento. Mi sento a disagio nel continuare a far presente che l’ipercomunicazione virtuale porta ad un irrimediabile impoverimento dei rapporti sociali, talvolta temo che con il mio atteggiamento di rifiuto possa risultare un complottista, ho perso la voglia di spiegare che “uso e non abuso” dei social, Tik-Tok o di Amazon o di Mediaset e via discorrendo possa portare benefici a chiunque specialmente alle prossime generazioni.
Il trovarsi a discutere di un video virale di un emerito sconosciuto o di un influencer porta a perdere il contatto con la realtà. Sono estremamente preoccupato dal diffondersi dell’VR ossia realtà virtuale, trovo sia alienante proiettarsi in un mondo virtuale nel quale non devi neanche uscire di casa per andare a combattere una guerra o per ( e sicuramente capiterà ) portarti a letto la tua influencer preferita a pagamento, si intende, ma non a lei ma al provider ovviamente.
Gli argomenti di cui ho parlato prima oltre ad Alexa e similari porteranno le persone ad alienarsi sempre di più. Avete presente Wall-E ? In pratica l’umanità obesa ed inetta che gestisce l’intelligenza artificiale che a sua volta gestisce i bisogni dell’umanità di fatto annullando l’umanità stessa e creando un popolo di dipendenti da cose inutili e pigri. Certo, è una visione apocalittica, ma io ritengo che non sia lontana da un probabile futuro.
Abbiamo un mondo che è in crisi economica ( dovuta a spostamenti di capitali virtuali ) la cui risoluzione è la guerra, la Silicon Valley sta licenziando in abbondanza. Ci sono problemi che andrebbero quanto meno presi in considerazione, come per esempio la crisi di acqua ( ho il terrore che possa essere privatizzata ), un mondo sempre con più anziani, malati, fame, diseguaglianze culturali e sociali. Certo sono desideri utopistici, me ne rendo conto, e lo sconforto è che almeno tra le classi dirigenti non vi sia nessuno che contempli realmente queste cose, o chi lo fa faccia parte di un cartello che distribuisce i proventi a progetti che che creano progetti che vengono approvati da assemblee che demandano agli stati che incaricano funzionari locali che informano i media dei risultati …. ma il capitale acquisito è già dissipato da tempo. Visione pessimistica? Si, vero. Io non ho la capacita di risolvere nessuno di questi problemi ma mi dico disposto a sostenere che lo voglia fare realmente. E piantiamola con whatsapp, questo è già un inizio…




